sabato 21 marzo 2020

I principali tipi di strumenti finanziari

Premessa

In Italia il testo normativo di base è costituito dal decreto legislativo 58 del 1998 TUF (Testo Unico Finanziario). La centralità, però, non è durata a lungo perché ha dovuto scontare non solo l’esigenza di coordinarsi con il TUB (Testo Unico Bancario) e il CAP (Codice Assicurazioni Private), ma è stato progressivamente emendato ed integrato dalle norme di origine comunitaria. Convivono nella materia, quindi, tre ordinamenti che devono essere tra loro coordinati: quello finanziario, quello bancario e quello assicurativo. Il che ci restituisce al problema di base: COSA E’ IL DIRITTO DEI MERCATI FINANZIARI?
Un approccio corretto al problema è verificare se è possibile individuare una nozione certa di attività finanziari e di impresa finanziaria, ma così non è.

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ATTIVITA’ FINANZIARIA

Il TUF e il TUB, pur dandone per presupposta la nozione, in realtà non ne dettano una definizione, né ne individuano un tratto caratterizzante sul piano definitorio. Ciò spinge ad adottare in via di primo approccio ad una definizione di tipo molto ampio, potendosi definire in questo senso come attività finanziaria “ogni attività o servizio che abbiano attinenza con il mercato finanziario e dei capitali in genere”. Questa definizione ha un difetto ed un pregio. Il difetto di essere troppo ampia e il pregio di consentirne un adattamento al passo con l’evoluzione normativa (del legislatore) e dei mercati.

 

SISTEMI E ATTVITÀ DI INVESTIMENTO

Premessa: Fonti MIFID e MIFID 2 (direttive comunitarie, recepite nel TUF)
Ambiti impegnati: Un complesso articolato, tra cui è necessario segnalarne 3:

  •  L’attività di negoziazione
  •  Il collocamento di strumenti finanziari
  •  La gestione di portafogli

Si impone quindi di fissare 2 nozioni:
  1. Cosa sono i servizi finanziari
  2. Cosa si intende per attività di investimento


a.     I SERVIZI FINANZIARI

Le norme interne e europee non forniscono una nozione generale di strumento finanziario, ma si affidano ad un elenco di origine comunitaria ma con possibilità per il MEF di integrare tale elenco “al fine di tenere conto dell’evoluzione dei mercati e per adeguarsi alle norme dettate dal legislatore e dalle autorità Europee”. 
TIPOLOGIA:
  1. Strumenti finanziari diversi dai derivati
  2. Strumenti finanziari derivati


1. Strumenti finanziari diversi dai derivati

Innanzitutto 
A)     quelli aventi per oggetto i valori mobiliari negoziati sul mercato. Vediamo le tipologie riconducibili (sussumibili) a tale categoria:
1.      Le azioni societarie o titoli equipollenti di tale partecipazione
2.      Obbligazioni o altri titoli di debito
3.      Qualsiasi altro strumento che consenta la negoziazione dei primi 2 
B)     Strumenti del mercato monetario:
§  (ad esempio BOT e CCT )
C)      Quote di emissione in base alla convenzione di Kyoto
Il tratto comune a questa prima macro categoria è la loro negoziabilità sui mercati.

2. Strumenti finanziari derivati

Definizione generale: Sono strumenti finanziari legati ad un sottostante (spesso un titolo)
1.      Derivati finanziari:
Vale a dire quelli che hanno come sottostante attività o “indicatori” tipicamente finanziari come tassi d’interesse, valori mobiliari, valute e indici o misure finanziarie.

2.      I derivati su merci:
Sono strumenti derivati il cui sottostante è legato a merci acquistate con il valore pagato; questi strumenti sono finanziari solo se presentano precisi indici rivelatori di finanziarietà, ad esempio se alla scadenza è prevista l’alternatività tra il pagamento del differenziale o la consegna del sottostante.
3.      Strumenti finanziari esotici
Appartengono a questa categoria
·         strumenti finalizzati al trasferimento del rischio di credito,
·         gli strumenti che attribuiscono dei differenziali o
·         che utilizzano dei sottostanti elencati dalla direttiva MIFID.
La disciplina di queste categorie di strumenti finanziari derivati (tutti e 3) è a un tempo centrifuga (perché ha una possibilità espansiva illimitata) e centripeta (perché sono esclusi da tale ambito gli strumenti NON finanziari, ovvero quelli non destinati al mercato).
I limiti che incontra tale categoria sono:
a.      Un limite inferiore: mezzi di pagamento (dai mezzi di pagamento in giù non sono strumenti finanziari perché non sono scambiati sui mercati; ad esempio gli assegni non sono negoziati e quotati sui mercati, quindi non devono sottostare alla disciplina del mercato finanziario)
b.      Un limite superiore: costituito dai prodotti finanziari.

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